Solvitur ambulanda
N.B.: Il presente blog non costituisce testata giornalistica, né ha carattere periodico, essendo aggiornato in base a come pare a me. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale, ai sensi della Legge n. 62 del 7-03-2001.

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domenica 29 gennaio 2012

Nunzio Buono - pittore di profumi, oltre le nuvole il mio cielo

 
Nunzio Buono Nasce a Milano, il 24 giugno del 1960 secondo di sette figli, all’età di sei anni rimane orfano di madre, questo segna il percorso della sua vita, conosce la realtà dell’orfanotrofio, prima alle "Le Stelline" in corso Magenta, dopo "I Martinitt", sempre a Milano.
Timido, introverso, ama la pittura, la musica e la poesia, ma la sua formazione professionale è tutt’altro che umanistica, si occupa di sistemi informativi presso la Provincia di Milano.
Poeta, scrittore, a sei anni già la parola disegnava stagioni, ascoltando le sinestesie del tempo, dipingendo profumi del suo sentire..."Chi sono?", si domanda. "Io sono quel che tu vuoi che io sia, sicuro di conoscere quel che io non so d'essere".
 
 
SELEZIONE DI POESIE DI NUNZIO BUONO
 
Se ti guardo d’azzurro

Leggo te
sulle dita del mio scrivere amore
sulle fronde lasciate al vento
orme danzanti
nel fiume che passa

legge te il mio scrivere
sul diario del tempo immobile
che si guarda e fugge, immolandosi
come una stella d’agosto

e sulle acque
in quell’empireo silenzio dei tuoi occhi
io m’in’azzurro.


***
Di-vento inverno

quando il sole
al vento, si porta via

e il pensiero si fa foglia

resto, spoglio e solo
in questo mare.


***
In una sera d’autunno

Le luci di un caffè stonato
nello sbadiglio dell’ultimo silenzio
in una sera d’autunno

perso è il bacio
all’indirizzo del passato
e come foglia, ha lasciato
le sue braccia al vento

stride sul binario la fermata
di una primavera ormai vissuta
mentre la notte
accende i suoi passi incerti

dal balcone una luce attende
la voce chiudersi
di una porta.


***
Di quel che sapeva l’autunno

Raccontami di te
di quel che sapeva l’autunno
ai tuoi occhi e quel cielo di nebbie
che scese, come un sipario alle palpebre
dei tuoi giorni

raccontami
al ciglio del tempo
che commuove i rami
del tuo sentirti madre spoglia

e al rigoglio dei passi incerti
e al tuo dire muto sguardo
alla finestra, sola
mentre fuori c’è neve da ascoltare

raccontami
ed io sarò mano dei tuoi giorni
da sfogliare, sarò luce da scrivere
quando la notte
ti sorprenderà sveglia
a cercare un sogno;

- Allora
raccontati di me -.


***
Questa notte amami    

Luna
tu che hai nel cielo i miei occhi
questa sera, e mi guardi
nel tuo silenzio d’argento

amami
e questa notte una voce
mi arriverà
nel vento di un ritorno

come
un profumo di tempo
come una mano di neve

che al pianto
del giorno si scioglie
lasciando dei baci perduti
un dolceamaro sapore d’amore.


***
Il tuo pensiero, un brivido

Non te ne andare, adesso
che il cielo si è consegnato alla notte
e che il pensiero
mi avvicina ai tuoi pensieri

come
un brivido di poesia
come, un carezza
da percorrere insieme

non lasciare
rubare il nostro amore
tienilo tra le pagine
dei giochi ancora da scartare

perché sia dolce
camminarci accanto
oltre
il guardare l’infinito.


***
In un profumo respirato    

Stava
nella mano del cielo
quel germoglio, ora al vento
in un ritorno di tempo

gli occhi
altalenavano la luce
rubando
il respiro al giorno

ho colto te
nel silenzio spoglio
di una preghiera

come un profumo lasciato
nella stanza
della mia solitudine.


***
Senza vedere il cielo

Dove albergo le parole
quando guardo
senza vedere il cielo

e il pensiero, accarezza
un respiro respirato altrove.

E mi sento solo.


***
Una pagina strappata

Ti lascio
una parola non detta
un bacio nel vento
un riflesso,
perduto di tempo

lo spazio, dove
l’ala ha un percorso di luce

ti lascio
l’accento di un pianto
quando l’alba si affaccia fugace
al vetro del giorno

alla poesia del ricordo
lascio l’inchiostro

e quando muta
la sera ai tuoi occhi

parlerà la mia voce.


***
In una lacrima che cade

Ci saranno mari
e culle di sorrisi lasciate al tempo
quando i tempi
avranno immagini riflesse nei ricordi
e negli angoli d’amore
torneranno le stagioni a fluttuare
come occhi alle speranze in volo

ci saranno mani
accompagnate nelle solitudini
e stanze da dipingere
quando le primavere spunteranno
e nello specchio di una ruga
sarà stato tempo

e apparirà il giorno
sul davanzale
di una lacrima che cade, allora
raccoglierò quello che furono i tuoi domani
e li racconterò alle pagine da leggere

come un’oasi nel silenzio
dove tutto è musica
e vento di carezze a spettinare sogni
nei risvegli partoriti a note

e nella danza cieca, sazio
di un gocciolare lento
m’abbandono.


***
Sarà settembre

Non ci sarò
quando le foglie
avranno lasciato il tempo al ramo
e la notte avrà mani fredde

non sarò più
e non sarai più primavera

i giorni, avranno
occhi di vento da inseguire
e pagine bianche scritte in controluce
lette nel ricordo

quando
scenderà la neve
non sarai più bambina
sarò nei tuoi occhi quell’attesa scritta

e mi ritroverai
nell’odore di settembre
sulle labbra di un tramonto.
************************************************
LINK:
I blog di Nunzio Buono:
Videopoesie di Nunzio Buono su Youtube:



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sabato 28 gennaio 2012

Punto di svolta

Cari lettori, sto qui e ora concretizzando un'idea che mi è balenata nella mente in questi giorni dopo che ho deciso di raccogliere un'interessante intuizione proposta dalla trasmissione, in onda tutte le mattina dalle 6:00 alle 6:45 su Radio3, dal titolo "Qui comincia".
Sono una persona piuttosto mattiniera, mi piace alzarmi presto, aspettare l'alba e vedere i colori del cielo nel trasmutare dalla notte al giorno. Mi lascio cullare dalle letture e dalle proposte musicali di questa trasmissione, prima di affrontare una dura giornata e prima di ascoltare cosa succede nel mondo, sempre alla radio, tra giornale radio, rassegna della stampa estera e lettura e commento dei quotidiani italiani.
Vado parafrasando quel che qualche giorno fa è stato detto: dopo che con 7500 evasori totali in Italia abbiamo scoperto di non essere più un popolo di santi; dopo che, con la tragedia della Costa Concordia, abbiamo scoperto di non essere più un popolo di navigatori, vediamo se almeno riusciamo ad essere ancora un popolo di poeti.
Ho deciso pertanto di dare una svolta, un nuovo indirizzo al mio blog. Se fino all'ultimo intervento questo blog è stato uno spazio di libero sfogo per trattare svariati argomenti, dalla politica alla letteratura, dall'arte alla musica fino a considerazioni estemporanee, ho ora deciso che questo spazio per i prossimi mesi sarà interamente dedicato alla poesia italiana contemporanea.
Prossimamente inizierò un viaggio da Nord a Sud, per approdare infine all'Italia insulare, proponendo una selezione di alcuni tra i maggiori poeti italiani contemporanei, di cui periodicamente pubblicherò note biografiche ed una selezione di poesie.
Sperando di farvi cosa gradita, vi auguro buona lettura e un buon cammino insieme a me.
A presto.

lunedì 16 gennaio 2012

Considerazioni estemporanee

E' solo lunedì ma sono già stanco, in queste condizioni sarà dura affrontare la settimana lavorativa. Ultimamente la notte mi riesce di dormir poco, non quanto vorrei. Il mio stato psichico e la mia vigorìa fisica sono messi a dura prova probabilmente dal fatto che mi tocca quotidianamente di avere a che fare con alcune persone di cui farei volentieri a meno e che, se fosse per me, eviterei. Ma ciò non è possibile. Non riesco a sfogare la mia rabbia, che introietto, e questo alla lunga potrebbe nuocermi. Ci sono studiosi che alle volte dicono che una sana arrabbiatura di tanto in tanto contribuisce ad abbassare il rischio di diventare ipertesi e a non "piegare gli osvigli" (come si dice in italiano-bolognese) un giorno per un probabile colpo al cuore. Ma il colpo al cuore, in senso positivo, preferirei invece averlo per aver trovato l'amore e la donna della mia vita.
Il mondo è piccolo. C’è una mia amica che nel tempo libero fabbrica cose con materiali di recupero, cose molto belle e originali. Il suo sito tra l'altro è segnalato tra i miei preferiti. In questo periodo si è buttata sulle lampade. A breve farà una mostra dei suoi prodotti e, se si risiede in zona Bologna, questi possono essere acquistati. Ieri stavo curiosando sul suo blog e ho visto che uno dei suoi lettori è un suo amico che conosco di vista. Sono andato a vedere le sue foto che ha pubblicato su Internet. A parte provare invidia nel vedere che lui è stato in posti che io amo - Svezia, Oslo, i fiordi – ho visto che – e qui torno a ribadire che il mondo è piccolo – è amico della sorella maggiore di una mia vecchia compagna delle scuole elementari. Il mondo è piccolo, se si risiede a Bologna City (la medio-piccola metropoli di provincia) o nella sua provincia. E comunque mi sono rimesso ancora una volta a pensare ai paesi baltici. Tutto ciò non è un buon segno, significa che sono scontento di qualcosa e voglio di nuovo fuggire.

Beatrice di Dante Alighieri, Laura del Petrarca, Fiammetta del Boccaccio. Silvia di Leopardi, Teresa di Jacopo Ortis e Diotima di Iperione. Donne che uomini hanno amato per la vita e che hanno ispirato versi o opere in prosa che dimostrano come a volte il genere umano riesca a toccare il cielo con un dito, ad avvicinarsi al celestiale, al divino. Ritengo che per molti uomini vi sia una donna da mettere su un ideale piedistallo, da ammirare e idolatrare, da rendere perfetta, casta e pura come acqua di sorgente, come una donna stilnovista. Ritengo che vi sia la necessità di un sentimento, di un amore ideale che fomenta il moto dei pensieri e fa scrivere, creare cose bellissime, meravigliose, che possiamo tramandare ai posteri, che generazioni e generazioni possono ammirare per la loro perfezione formale. La donna è così perfetta da divenire la unreachable star come nel testo di una canzone di Elvis, che qui e ora vado a condividere con voi e che mi serve a concludere questo post.

To dream the impossible dream
To fight the unbeatable foe
To bear with unbearable sorrow
To run where the brave dare not go

To right the un-rightable wrong
To be better far than you are
To try when your arms are too weary
To reach the unreachable star

This is my quest, to follow that star
No matter how hopeless,
No matter how far
To fight for the right
Without question or pause
To be willing to march into hell
For a heavenly cause

And I know if I'll only be true
To this glorious quest
That my heart will be peaceful and calm
When I'm laid to my rest

And the world would be better for this
That one man scorned and covered with scars
Still strove with his last ounce of courage
To reach the unreachable star

sabato 14 gennaio 2012

Dove comincia la Bassa?




Nelle pianure [...] il tuo sguardo può scorrere [...] nel piattume a quasi 360°: scorgi campi alacremente coltivati, basse case di campagna, orti e giardini, calma e serenità, poi, all'improvviso, paff, picchi contro a qualcosa di gigantesco che si erge mostruoso e quasi minaccioso. Se ti avvicini nottetempo lo spettacolo è ancora più impressionante: fasci di luce si innalzano a bucare il cielo, neon violenti e intermittenti percorrono tutto l'edificio mentre folle addobbate in strani vestimenti sciamano disordinatamente tutt'attorno al mausoleo, si accalcano, gesticolano, premono...(Francesco Guccini - La legge del bar e altre comiche)

Stamattina mi son alzato di buon'ora, ho aperto la finestra e ho trovato dinnanzi a me lo spettacolo della galaverna, tipico fenomeno metereologico della pianura. Comprendo che sia opinabile, ma a me piace, così come mi piace il mare d'inverno.
Rientrando oggi pomeriggio da Bologna City, appena passato con l'auto il ponte della stazione ferroviaria di Corticella, ho lasciato alle mie spalle il sole e una temperatura di 5-6 gradi per incontrare i primi banchi di nebbia all'inizio del territorio di Castel Maggiore e una temperatura più umida e di 2-3 gradi inferiore.
E' stato allora che mi sono chiesto: "Da dove inizia la Bassa?" Forse inizia già dopo il ponte della stazione ferroviaria di Corticella.
La Bassa, questo territorio piallato dalla mano di un dio falegname, un territorio che ha visto, suo malgrado, tante trasformazioni nel corso di questi ultimi 20 anni. La Bassa bolognese sta cambiando, anche se forse non ha avuto tutta questa crescita demografica vorticosa, seppur cresciuta. Però sta cambiando, intendo, la sua identità sta cambiando, perché la mentalità delle persone sta cambiando, lo stile di vita sta cambiando. Bisogna tuttavia che il mondo politico locale e le genti inizino a pensare ad un modello di sviluppo territoriale sostenibile, onde evitare di snaturarlo, questo territorio.


Ecco la foto di uno struggente tramonto sulla Bassa. Solo i pioppeti all'orizzonte limitano il cielo. Qui siamo a Tivoli di Persiceto, frazione del comune di San Giovanni in Persiceto. La foto è presa da www.bulgnais.com .
Ho un amico che si trasferirà un giorno a Tivoli di Persiceto, in un casolare di campagna restaurato. Ho già detto che mi prenoto per andare a fare degli scatti fotografici da casa sua. Voglio immortalare anch'io un tramonto spettacolare come questo!

lunedì 2 gennaio 2012

Una notizia buona e una cattiva

Per chi ancora non sapesse cosa è accaduto dal primo dell'anno ad una delle testate del giornalismo italiano, si può leggere sul sito di Liberazione un comunicato a cura del direttore Dino Greco:

"Da gennaio Liberazione non sarà in edicola: questa è la notizia cattiva. La pubblicazione del giornale che conoscete continuerà ugualmente in versione online: questa è la notizia buona."

Ebbene, la manovra del governo sull’editoria e la carta stampata messa in atto dal precedente governo e portata avanti dall'attuale governo "tecnico" (le virgolette sono quasi d'obbligo) ha già prodotto il primo frutto proprio al principio del 2012, con l’intenzione di voler tagliare i fondi a circa un centinaio di testate non solo politiche, ma anche di cooperative e di opinione. Come già detto precedentemente, con questo si contribuisce ad incidere negativamente sulla libertà di stampa e il pluralismo democratico. Ed una testata giornalistica già purtroppo a corto di fondi per non dire "alla canna del gas" è stata costretta a sospendere la stampa del giornale cartaceo.

I lavoratori di Liberazione hanno occupato la redazione. Cito una parte del comunicato pubblicato sul sito da chi tenterà di continuare a far uscire il giornale, non nelle edicole, bensì in rete:

"Un'edizione in pdf del giornale di carta. Da stampare, attacchinare, leggere sul proprio computer o diffondere in rete. Per continuare a raccontare le vostre di lotte, le tante e tantissime vertenze aperte nei territori, un punto di vista diverso sull'uscita a destra dal berlusconismo che il sobrio governo Monti incarna. Il modo di lottare lo abbiamo imparato da tutti voi. Da chi è salito su tetti e gru, da chi ha occupato fabbriche e scuole, dal popolo dell'acqua ai No Tav, dalle occupazioni abitative e da tutte quelle realtà o singole persone che hanno capito che finanza e speculazione stanno divorando vite, diritti, spazi e futuro a tutti noi. E hanno deciso di non continuare ad arretrare, ma di rilanciare."

Lancio una petizione qui, in questa sede, per invitarvi a sostenere la causa del salvataggio di questo giornale. Per il 2012 sottoscrivete un abbonamento per poter leggere il giornale in PDF e diffondere le notizie di chi, abituato a lottare, tiene sempre "su la testa".

Mettete in moto la vostra coscienza politica, mettetevi una mano sul cuore e sostenete la causa della lotta per un'alternativa in questa società!

Buona lettura. Gli auguri di Liberazione per un magnifico 2012 di lotta e dignità a tutte e tutti.                 

http://www.liberazione.it/

Anniversario

Tra qualche giorno sarebbe stato il tuo compleanno. A distanza di tempo mi dispiace ancora di non aver fatto in tempo quella volta a vederti per l'ultima volta vivo e vitale come tu eri quotidianamente, come quell'estate in agosto di due anni fa, quando ancora facevi programmi e progetti per il futuro.
Hai avuto una vita lunga e piena di soddisfazioni.
Ciao nonno, umile, gentile, generoso, onesto, simpatico, allegro, coraggioso, furbo, sportivo.
Ti voglio bene.