Solvitur ambulanda
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domenica 27 maggio 2012

Eurovision Song Contest 2012

Ieri sera su Rai 2 è andata in onda la finale dell'Eurovision Song Contest 2012. Il paese ospitante quest'anno era l'Azerbaijan e la serata con i 26 finalisti si è tenuta nella cornice della Crystal Hall di Baku, la capitale.
Volevo innanzitutto dire due paroline su questo paese. Dopo ogni canzone e prima dell'inizio della successiva andavano in onda immagini (forse un pochino encomiastiche) che volevano mostrare al mondo le bellezze della natura e dell'aerchitettura, la storia, gli usi, i costumi e le tradizioni dell'Azerbaijan. Non metto in dubbio che l'Azerbaijan sia un paese con il suo fascino, ricco di storia, cultura e bellezze, ma molta è la strada ancora da percorrere per quanto riguarda i diritti civili ed umani, per lo meno in base a quello che giunge alle orecchie di persone accorte come me dalla stampa internazionale o dalla stampa critica.
Detto questo vorrei anche confermare che purtroppo in Italia questa tenzone musicale non riceve ancora da parte della stragrande maggioranza delle persone la dovuta attenzione che si meriterebbe, mentre in altri paesi, soprattutto nei paesi scandinavi e nei paesi baltici questa manifestazione è considerata quasi una religione, quasi con la stessa sacralità di una messa. Ad esempio l'Estonia è andata in finale con Ott Lepland e la sua canzone "Kuula", che in estone vuol dire "ascolta". Ecco il video



L'Italia ha comunque schierato un pezzo da novanta, la bella e brava Nina Zilli, che ha cantato Out Of Love (L'amore è femmina). La Zilli si è classificata nona. Ecco il video:


La competizione è stata vinta dalla Svezia, dalla cantante Loreen, con il suo brano "Euphoria". Bella coreografia e bella ragazza, comunque in fatto di bellezza non erano da meno le varie Sabina Babayeva (Azerbaijan), Ivi Adamou (Cipro), Soluna Samay (Danimarca), la grande e sensuale Anggun schierata dalla Francia, la greca Eleftheria Eleftheriou, la rumena Mandinga, la spagnola Pastora Soler e l'ucraina Gaitana.


LINK:
http://www.eurovision.tv/page/baku-2012

martedì 22 maggio 2012

Ci vorrà del tempo...

...prima che la ferita si cicatrizzerà. Le ferite su questa terra d'Emilia sono anche le nostre ferite, ferite di gente che abita questo pezzo di Pianura Padana a queste latitudini.
Lo spavento è stato fortissimo, ci vorrà del tempo prima che riusciremo a dimenticare (ma forse non riusciremo del tutto) quel momento, quegli interminabili 20 secondi in cui una scossa del grado 5.9 della scala Richter ha fatto temere per le nostre vite, ci ha fatto sentire impotenti di fronte all'insensata forza di una natura a volte madre benevola e a volte matrigna cattiva.
Un pensiero deve andare ai morti, in massima parte operai (ma perché ci devono andare di mezzo sempre loro?), gente che quella notte lavorava per guadagnarsi il pane in fabbriche che sono lo specchio della voracità e dell'insensatezza produttivista di un capitalismo che non vuole fermare mai le sue macchine, oppure persone che, semplicemente per un beffardo scherzo del destino si sono trovate lì quella notte, ma avrebbero dovuto essere altrove, e però erano in sostituzione di un collega assente.
Un pensiero affettuoso deve andare ai quasi 5000 sfollati che dormono in tende sotto la pioggia o in alloggi di fortuna. Ancora non si sa quando potranno tornare in possesso delle loro abitazioni, addirittura se potranno rientrare in possesso delle loro abitazioni.
Un pensiero a tutti i volontari, i vigili del fuoco, gli operatori della Protezione Civile, a tutta quella gente che sta lavorando per aiutare queste persone, per farle sentire meno sole, per aiutarle a superare il trauma.
I danni sono incalcolabili, da dove potranno venire i fondi per la ricostruzione? Piango di rabbia a vedere tesori dell'arte e del patrimonio storico-artistico locale in pezzi, le municipalità non hanno denaro da stanziare per il restauro.
Per fortuna nel mio paese non si sono verificati danni, tuttavia la mia mente non smette mai di pensare che l'epicentro è stato a soli 35 km da casa mia, un soffio.
Sono molto triste, tutti noi qui siamo molto tristi. Speriamo di poter spazzare via un giorno molto presto tutta questa profonda tristezza dell'esistenza e tornare a vivere le nostre vite serenamente. Speriamo di poter voltare pagina molto presto e ricominciare da capo. Ho colleghi, amici e loro familiari moralmente a pezzi, soffro per loro e per le difficoltà che stanno esperendo, mi piange il cuore. Ma il sole deve tornare a risplendere nelle nostre vite.

lunedì 21 maggio 2012