Solvitur ambulanda
N.B.: Il presente blog non costituisce testata giornalistica, né ha carattere periodico, essendo aggiornato in base a come pare a me. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale, ai sensi della Legge n. 62 del 7-03-2001.

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domenica 26 febbraio 2012

Birra birra birra

Vorrei prendere spunto da un post precedente in cui ho brevemente parlato della birra estone Viru in quanto ci sono altre birre baltiche che sono degne di essere menzionate.

L'isola di Saaremaa, la più grande dell'Estonia (ha la stessa superficie del Lussemburgo), è sinonimo di ampi spazi, distese di pini, abeti e arbusti di ginepro che crescono tra le rovine di una chiesa quattrocentesca, tranquillità, aria pura, vecchi mulini, fari e minuscoli villaggi. Qui il tempo sembra essersi fermato e l'isola offre un ottimo spaccato dell'Estonia che fu, con tratti di costa incontaminata con splendide spiagge sabbiose, greggi di pecore al pascolo e penisole deserte spazzate dal vento. I fieri ed orgogliosi abitanti hanno usi, costumi e canti che esistono solo qui.
Saaremaa ha una lunga tradizione nella produzione di birra artigianale e anche le birre industriali godono di ottima reputazione. Saaremaa Tuulik e Saaremaa Tehumardi sono le marche più conosciute, anche se purtroppo irreperibili in Italia. Comunque non esiste occasione migliore per assaggiare le birre del posto dell'andare all'Õlletoober, un festival della birra che si svolge ogni anno a metà luglio a Leisi, nella parte settentrionale dell'isola. Qui si possono assaggiare svariate tipologie di birra, dalle più sofisticate alle casalinghe, tra musiche, balli e festeggiamenti di ogni genere. Non perdete l'occasione di assaggiare una birra fatta in casa con gli ingredienti classici.

La Lituania settentrionale è la terra della birra al malto d'orzo, preparata secondo ricette perfezionate nel corso di un millennio di esperienza. In questa parte del paese il consumo annuo pro capite si attesta intorno ai 160 litri, al pari della Repubblica Ceca, mentre noi italiani ne consumiamo meno di 30 litri.
Fra le birre più rinomate che vale la pena di assaggiare - sempre sul posto perché purtroppo sono irreperibili da noi - vi sono la Horn della Ragutis, prodotta a Kaunas, la Gubernija di Šiauliai e la Kalnapilis di Panevėžys, il cui birrificio apre alle visite dei turisti.
A Biržai ogni anno in agosto si svolge una festa della birra in cui i produttori vendono le loro birre per le strade.
Anche il birrificio Rinkuškiai è aperto alle visite e produce varie tipologie di birra. Un'etichetta meno nota è la Butautų Alaus Bravoras, birra chiara e dolce imbottigliata in bottiglie di vetro marrone chiuse con un tappo di ceramica con una linguetta di metallo, come l'olandese Grolsch. Si produce nel villaggio di Butautų  sin dal 1750.

Quale occasione migliore per provare le birre locali accostate ai piatti della cucina locale? Sia se andate nella Tallinn medievale, nella Riga art nouveau o nella Vilnius barocca, vi consiglio di predisporre il vostro palato ad esperienze ricche e/o insolite, dai cepelinai lituani (gnocchi di patate ripieni di carne, ipercalorici) ai verivorst estoni (salsicce di sanguinaccio di maiale).
A Riga non perdete il Balsamo Nero e a Tallinn il Vana Tallinn. Nei mesi estivi gustate i frutti di bosco e in autunno i funghi. Ordinate le orecchie di maiale affumicate da gustare in accompagnamento con la birra e assaggiate i pelmeni (ravioli ripieni alla maniera russa). Infine assaporate il pesce affumicato nelle zone costiere o lacustri.

giovedì 16 febbraio 2012

La città è ad un tiro di schioppo da casa mia, ma con la vita che faccio, che trascorre per la stragrande maggioranza del tempo tra casa e lavoro, Bologna riesco a viverla e frequentarla principalmente in qualche weekend. Ne consegue che non sono sempre tempestivamente informato su quello che accade in città, dato che seguo principalmente i fatti del paese dove risiedo.
Ieri sera un'amica con la quale condivido la passione per il teatro e la recitazione mi ha detto che il teatro cittadino, vale a dire il mitico, lo storico Duse, grazie a qualche illuminata mente che riesce a pensare in modo lungimirante ha fortunatamente riaperto i battenti e che per qualche annetto avrà un po' di ossigeno. Ciò mi conforta molto in quanto fui tra quelli che si scagliarono contro la sua chiusura, perché non ritenevamo assolutamente giusto che un luogo così prestigioso dove si produce alta cultura e dal quale sono passati i più grandi artisti contemporanei chiudesse, privando una città che viene definita "dotta" come Bologna di qualcosa di assolutamente fondamentale.
Il cartellone è a dire la verità un po' più scarno rispetto agli anni passati, ma cosa volete mai, in un'epoca dove di soldi ne girano pochi e dove si tagliano i fondi alla cultura, riuscire a mettere in piedi una rassegna teatrale di questi tempi è un vero atto di eroismo, un gesto di resistenza alla barbarie e all'abbrutimento prodotti dalla crisi e dalla decadenza di questa società tardocapitalista.
E mi rattrista pensare che gli artisti legati a questa città per nascita, principalmente esponenti del mondo musicale, quando si parlava di tentare di salvare il teatro dalla chiusura preferirono schierarsi a favore del salvataggio della squadra di calcio cittadina. Non sono più un grande appassionato di calcio da quando questo sport è stato travolto dagli scandali delle scommesse. Rimango comunque legato al Bologna da un sentimento di sincero affetto, ma non mi sento nelle condizioni di mettere a pari merito il calcio con la cultura. Tanto più che i rossoblù latitano purtroppo anche quest'anno in bassa classifica e dovranno necessariamente lottare per la salvezza.
Il Bologna è stato in passato lo squadrone che tremare il mondo faceva e che rivaleggiava alla pari con le grandi. Secondo voi c'è un modo per creare i presupposti affinché i felsinei possano tornare a diventare grandi come in passato e sperare di arrivare a qualche traguardo importante che non sia sempre e solo quello della salvezza per la permanenza in serie A?

mercoledì 8 febbraio 2012

Scusatemi. Scusate se interrompo subito il trend poetico che avevo voluto far prendere a questo blog a dire il vero un po' scarno (non ho più la vena di quattro, cinque anni fa quando iniziai a scrivere in rete).
Comunque vi voglio rassicurare, sto lavorando per trovare i prossimi poeti che, ad andare a maggio, vi proporrò in questo spazio.
Sono bloccato a casa da una brutta influenza che non accenna ancora ad abbassare la guardia. Sembra strano e paradossale, ma preferirei piuttosto essere al lavoro (un lavoro che da un lato talvolta faccio fatica a tollerare, ma che dall'altro è anche quasi diventato una "droga", non so se riesco a veicolare il concetto), invece di rimanere qui, fermo, statico, immobile, facile preda dell'angoscia esistenziale.
E allora che succede? Scattano i meccanismi fisiologici e psicologici di resistenza e inizio a pensare a luoghi lontani, a mete di viaggio (preferisco dire di viaggio e non di vacanza, mi ritengo un viaggiatore, non un turista), non importa se sono luoghi dove sono già stato. Lo faccio per non impazzire e poi ho lasciato un piccolo pezzettino del mio cuore in ciascuno dei posti che ho visitato.
Forse influenzato dal blog - che ho iniziato a leggere in questi giorni - di un ragazzo italiano che vive e lavora in Estonia (si veda Vivere Tallinn tra i link) ho deciso che voglio tornarmene qualche giorno nella magica Tallinn, piccolo gioiello medievale che si affaccia sul Mar Baltico, patrimonio dell'umanità nominato dall'UNESCO. Avrò qualche giorno a giugno e giugno è un periodo bellissimo per visitare il Nordeuropa, è il periodo con la punta massima di intensità di luce e non fa mai buio veramente del tutto la notte. Sono affezionato a Vimeo, un sito che mi ha fatto conoscere i bei lavori di corti del regista lettone Andris Krastiņš (si veda Our Fire Films tra i link). Girovagando ho trovato un bellissimo video su Tallinn girato da un utente, sincero, poetico, non come quei video encomiastici bellini ma un po' fasulli prodotti dall'Ente del Turismo Estone. A voi il confronto e il giudizio, condivido con voi il bellissimo video di Amid Moradganjeh e pure i video ufficiali dell'ente turistico, di cui è riportato il link alla fine di questo post.
Ma io voto tutta la vita questo qui!


Tallinn from Amid Moradganjeh on Vimeo.


LINK:
http://www.tourism.tallinn.ee/eng/tallinn_video